DISAGIO SOCIALE E LAVORATIVO
Il lavoro è uno degli elementi fondamentali per l’identità di una persona. Nel corso degli anni, il lavoro ha assorbito molto spazio della vita individuale ma, soprattutto è aumentata l’importanza associata alla carriera e alla professionalità.
Per questo la qualità della propria situazione lavorativa è direttamente correlata con il benessere generale della propria vita personale.
Nei casi in cui una persona non è soddisfatta del proprio ruolo professionale, del proprio contesto di lavoro o delle relazioni che instaura con superiori o colleghi, può crearsi una situazione di disagio lavorativo, un senso di frustrazione e un basso livello di autostima.
In questi casi possono venire a mancare le motivazioni e gli stimoli per affrontare l’impegno e le responsabilità quotidiane che il ruolo prevede e la situazione può evolvere anche in una difficoltà a portare avanti la propria attività professionale in modo proficuo.
Il disagio lavorativo può anche presentarsi sotto forma di sintomi ansiosi, depressivi e psicosomatici (debolezza, insonnia, ecc.), spesso legato ad un ritmo di lavoro troppo alto o da problemi motivazionali o relazionali, come burnout o mobbing, che si ripercuotono sia a livello individuale, sia a livello organizzativo (produttività, efficienza).
Il confronto con lo psicologo aiuta la persona a individuare le cause e le modalità per risolvere la situazione di disagio lavorativo.