Psicologo Psicoterapeuta familiare

Ansia e attacchi di panico

L'ansia e la paura sono emozioni che allertano la persona rispetto ad un pericolo. L'ansia non è quindi disfunzionale in sé, ma diviene patologica quando l'intensità e la frequenza della stessa diventano invalidanti per la vita.
In questo caso l’ansia diventa una condizione di malessere emotivo e di disagio importante con manifestazioni anche corporee di intensità e durata variabili. Può durare pochi minuti o ore o può essere uno stato continuo nella giornata. Può essere relativamente lieve, come può risultare una condizione continua di intensa sofferenza.
I sintomi dell'ansia sono: palpitazioni, tachicardia, sudorazione eccessiva, sensazione di affanno a respirare, dolore o fastidio al petto, senso di gonfiore o dolore allo stomaco, sensazioni di sbandamento o di svenimento.

Spesso si accompagna ad insonnia e ridotte capacità di concentrazione e memoria, con difficoltà a svolgere il proprio lavoro e e le comuni attività della vita quotidiana, mal di testa (cefalea) o altri tipi di dolori muscolari da prolungata tensione.

Gli attacchi panico sono una manifestazione acuta d’ ansia, a insorgenza improvvisa (durante una cena, al supermercato, alla guida dell’auto, di notte) e dalla durata breve (da pochi minuti a un’ora), vissuta da chi lo subisce come un’esperienza devastante e terrificante. I sintomi tipici dell'attacco di panico sono: palpitazioni, sudorazione, tremori, sensazione di asfissia, dolore al petto, sensazione di instabilità, paura di perdere il controllo o di impazzire o addirittura di morire. Chi è colpito da un attacco di solito prova a gestirlo mettendo in atto una serie di azioni e comportamenti volti a proteggersi, come ad esempio respirare rapidamente, ma che spesso finiscono con il peggiorare la situazione e vive col timore che possa ripresentarsi (paura della paura) fino ad evitare le situazioni dalle quale sarebbe difficile allontanarsi (agorafobia).